Prima dell’impianto del polo petrolchimico Siracusa-Priolo Gargallo, la salina e l’habitat costiero a dune erano estesi per diversi chilometri. Oggi la Riserva Naturale orientata “Saline di Priolo” salvaguarda l’ultimo lembo di un’ampia zona umida che occupava un ampio tratto di costa tra Priolo e Marina di Melilli (SR).
Nell’area sono state censite 216 specie di uccelli, ossia circa il 40% di tutte quelle osservate ad oggi in Italia. Numerose le specie accidentali per l’Italia osservate in riserva: tra queste ricordiamo il primo ed unico Corriere di Leschenault, l’unico Beccaccino stenuro per l’Europa, il Piro piro fulvo, pettorale e Terek, la Sterna di Ruppell, la Silvia di Ruppell, il Chiurlottello e molti altri. Anche i Rettili e gli Anfibi annoverano alcune specie tra cui il bellissimo anfibio Discoglosso dipinto e la Lucertola Podarcis wagleriana, endemismo siciliano.
La Riserva Naturale orientata Saline di Priolo è stata istituita dalla Regione Siciliana nel 2000 ed affidata in gestione alla Lipu.